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PNRR e MISE mettono il turbo alle start up e PMI innovative

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Nicola Cabrelle

Iniettati 2,5 miliardi nel Fondo Cdp Venture Capital.

Finalmente le start up italiane possono tirare un sospiro di sollievo. Infatti sono in arrivo nuove risorse per il Fondo nazionale innovazione gestito da Cdp Venture, la SGR di Cassa depositi e prestiti. Con una tempistica perfetta, sono arrivati una serie di decreti che complessivamente mettono a disposizione 2,5 miliardi di euro per il Venture Capital gestito da Cassa Depositi e Prestiti (controllata al 70% dal Gruppo Cassa Depositi e Prestiti). Il pacchetto mira a sostenere e rafforzare gli investimenti in start up e PMI innovative, al fine di favorire la crescita di un ecosistema di innovazione e accompagnare i processi di transizione digitale ed ecologica.

Cdp Venture Capital avrà quindi a disposizione i 2 miliardi di euro stanziati dal MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) in attuazione al decreto infrastrutture, a cui si aggiungeranno 550 milioni di risorse previste dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Altri 600 milioni saranno stanziati da parte di Cdp e investitori terzi.

Transizione ecologica e digitale delle PMI italiane

In particolare, le nuove risorse verranno utilizzate a sostegno degli operatori del venture capital, anche attraverso il potenziamento dell’attività di investimenti indiretti in fondi; la promozione di iniziative a favore dei processi di transizione ecologica e digitale delle PMI italiane e delle filiere chiave; la creazione di nuovi strumenti di equity e debito per le start up in fase avanzata di sviluppo; il rafforzamento del sostegno alle start up nelle fasi iniziali anche attraverso poli di trasferimento tecnologico e programmi di accelerazione. Con la nuova dotazione Cdp Venture Capital – che nei suoi primi due anni di attività ha deliberato investimenti per circa 700 milioni – potrà consolidare il ruolo di principale player nel mercato nazionale, stimolando un’ulteriore forte spinta all’intero settore a sostegno delle start up e PMI innovative.

pmi innovative

 

Finanziamento a start up innovative

Cdp Venture Capital investirà in modalità di fondo di fondi o di fondo di co-investimento diretto nel capitale di rischio o nel debito di Pmi. Il decreto attuativo prescrive che una quota (almeno 300 milioni) venga destinata agli investimenti per la riconversione e la transizione, in chiave ambientale, delle filiere produttive nazionali. Cassa depositi e prestiti e altri investitori professionali dovranno versare risorse aggiuntive per almeno il 30% dell’ammontare del fondo, quindi 600 milioni, in caso contrario scatterà una liberatoria per il Mise sulla quota parte residua degli impegni sottoscritti.

Le modalità di funzionamento del Fondo di sostegno al venture capital sono regolate dal secondo decreto; questo è attivo dal 2019 con l’obbiettivo di alimentare anche il Fondo nazionale innovazione. In particolare, si introduce la possibilità di investire anche in fondi per il venture debt; inoltre viene estesa la politica di investimento in favore di gestori esteri, ferma la previsione di investire unicamente in imprese target con sede operativa o programmi di sviluppo in Italia; si apre all’intervento nelle imprese spin-off di grandi imprese.

Il terzo e quarto decreto Mise si riferiscono a linee di investimento previste dal PNRR. In un caso si tratta di 300 milioni dell’investimento “Finanziamento a start-up” della missione 4-Istruzione e ricerca. Le risorse saranno impiegate per un Fondo “Digital transition fund”, che sarà istituito e gestito da Cdp Venture per operazioni volte a favorire in particolare le filiere intelligenza artificiale, cloud, assistenza sanitaria, Industria 4.0, cybersicurezza, fintech e blockchain.

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